mercoledì 8 febbraio 2012


Un libro che consiglio. La recensione l'ho scritta in ottobre per Le Monde Diplomatique




Fuorilegge ma onesti
Quasi un noir che alla  fine però non ti lascia l’amaro in bocca ma una gran voglia di ricominciare daccapo e immergerti nuovamente in tre esistenze che sono tre capolavori. Scritto in maniera straordinaria da Marco Cicala, con fotografie di Danilo De Marco e ritratti di Altan, questo prezioso volumetto racconta le vite del poeta, del rivoluzionario e del falsario. Al secolo Armand Gatti, Diego Camacho, Lucio Urtubia. Tre anarchici, figli del secolo scorso e delle grandi battaglie per la libertà che l’hanno caratterizzato. Tre uomini profondamente diversi tra loro con in comune la fedeltà alla propria identità.
Armand Gatti, il poeta condannato a morte e graziato, intimo di Simone De Beauvoir che gli diceva: “Sei un anarchico, dunque un reazionario”, irriducibile tanto da dichiarare “Ormai non  può più esserci né destra né sinistra: solo anarchia. Le rivoluzioni? (…)Lasciamole fare ai pianeti”.
Diego Camacho, alias Abel Paz, il rivoluzionario che partecipò alla resistenza del luglio ’36 a Barcellona, teorico della ‘barricata’ come creatrice di un nuovo spazio urbano, come “atto costituente ed identitario”.
Lucio Urtubia, il falsario, disertore, muratore, autore di una delle più riuscite truffe ai danni della First National City Bank. Finirà in carcere ma riuscirà a venirne fuori consegnando, dietro pagamento della stessa banca, le matrici dei falsi traveller’s cheques; tutto il denaro frutto di questa operazione verrà utilizzato per sovvenzionare la causa anarchica.
Per fare il verso a Bob Dylan, la cui citazione appare all’inizio del libro, tre vite fuori dalla legge ma profondamente oneste.

Marco Cicala
Tre anarchici: il poeta, il rivoluzionario, il falsario
A cura di Danilo De Marco
Disegni di Tullio Altan, fotografie di Danilo De Marco
Forum, 2011

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