Un libro che consiglio. La recensione l'ho scritta in ottobre per Le Monde Diplomatique
Fuorilegge ma onesti
Quasi un
noir che alla fine però non ti lascia
l’amaro in bocca ma una gran voglia di ricominciare daccapo e immergerti
nuovamente in tre esistenze che sono tre capolavori. Scritto in maniera
straordinaria da Marco Cicala, con fotografie di Danilo De Marco e ritratti di
Altan, questo prezioso volumetto racconta le vite del poeta, del rivoluzionario
e del falsario. Al secolo Armand Gatti, Diego Camacho, Lucio Urtubia. Tre
anarchici, figli del secolo scorso e delle grandi battaglie per la libertà che
l’hanno caratterizzato. Tre uomini profondamente diversi tra loro con in comune
la fedeltà alla propria identità.
Armand Gatti,
il poeta condannato a morte e graziato, intimo di Simone De Beauvoir che gli
diceva: “Sei un anarchico, dunque un reazionario”, irriducibile tanto da
dichiarare “Ormai non può più esserci né
destra né sinistra: solo anarchia. Le rivoluzioni? (…)Lasciamole fare ai
pianeti”.
Diego
Camacho, alias Abel Paz, il rivoluzionario che partecipò alla resistenza del
luglio ’36 a Barcellona, teorico della ‘barricata’ come creatrice di un nuovo
spazio urbano, come “atto costituente ed identitario”.
Lucio
Urtubia, il falsario, disertore, muratore, autore di una delle più riuscite
truffe ai danni della First National City Bank. Finirà in carcere ma riuscirà a
venirne fuori consegnando, dietro pagamento della stessa banca, le matrici dei falsi
traveller’s cheques; tutto il denaro
frutto di questa operazione verrà utilizzato per sovvenzionare la causa
anarchica.
Per fare il
verso a Bob Dylan, la cui citazione appare all’inizio del libro, tre vite fuori
dalla legge ma profondamente oneste.
Marco Cicala
Tre anarchici: il poeta, il rivoluzionario, il falsario
A cura di Danilo De Marco
Disegni di Tullio Altan, fotografie
di Danilo De Marco
Forum, 2011
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